La Giostra Europea

Fin dalla nascita della Giostra Cavalleresca moderna si pensò a dare una dimensione internazionale al torneo di piazza Maggiore, pensando a quell’Unione Europea che segnava finalmente passi avanti, dando corpo e sostanza ad un’utopia perseguita da autorevoli politici del Vecchio Continente , tra i quali gli italiani Alcide De Gasperi e Altiero Spinelli. Il 2000, anno di transizione da un millennio all’altro e inizio di un nuovo secolo, fu ritenuto l’anno più indicato per il debutto della Giostra d’Europa. Fu così che dal 2000 la settimana successiva alla disputa del Palio della Giostra Cavalleresca di Sulmona ebbe inizio il torneo riservato alle città europee, ognuna abbinata ad un Borgo e Sestiere. Ciascuna città è presente con una delegazione di figuranti in costume storico e con una propria scuola che può essere di : danza antica, armi, archibugieri, musici, falconieri, sbandieratori, teatranti, canto, cariche di lanzichenecchi, balestre. Le delegazioni rappresentano uno spaccato della vita sociale e culturale dell’epoca nei rispettivi paesi. La miscellanea di stili, idiomi, colori e rappresentazioni diverse, crea un’atmosfera di grande suggestione che diventa un “unicum” formato dalla volontà di tutti i partecipanti e degli spettatori di congiungersi in un’unica rievocazione e una leale competizione sotto la bandiera dell’Europa moderna per l’aggiudicazione del Palio. Dopo la realizzazione di un corteo storico che vede la presenza in costume di tutti i figuranti (circa 600), delle città europee ed italiane partecipanti, si giunge nel campo di gara dove si svolgerà il torneo cavalleresco di corsa all’anello, nel quale le città europee si affrontano tra loro. Il vincitore si aggiudicherà il Palio, ossia un dipinto originale fatto su tela di lino e dipinto con colori ad olio. Lo stesso viene realizzato dalla municipalità europea vincitrice della giostra dell’anno precedente utilizzando artisti professionisti del proprio Comune. Con alcuni dei paesi partecipanti sono già nati e proseguiti negli anni scambi culturali ed economici , oltre che dei progetti di gemellaggio, come quelli già in atto tra la città tedesca di Burghausen e il Borgo San Panfilo e tra l’isola greca di Zante e il Sestiere di Porta Japasseri. Burghausen resta nella storia della Giostra Cavalleresca d’Europa, non solo per il gemellaggio e l’amicizia rinnovata di anno in anno con la città di Sulmona ma anche per essere stata la prima città a conquistare il Palio nel 2000.

La Giostra dei Borghi più belli d'Italia

Per aprire sempre più e sempre meglio gli eventi e le manifestazioni della Giostra Cavalleresca al territorio regionale, nel 2006 ha visto la luce la “Giostra Cavalleresca dei Borghi più Belli d’Italia” per espressa volontà dell’Associazione Culturale Giostra Cavalleresca di Sulmona, dell’ex sindaco dell’Aquila, Antonio Centi, all’epoca presidente dell’ANCI Abruzzo ed Umberto Forte, direttore Generale del Club dei Borghi più Belli d’Italia”. Il nuovo progetto è sfida di Giostra alla quale prendono parte i comuni dell’Abruzzo insigniti del riconoscimento dei “Borghi più Belli d’Italia”. Il progetto ha avuto il riconoscimento dell’ANCI Abruzzo, che ha accolto con entusiasmo l’apertura della Giostra verso il club dei Borghi più Belli d’Italia. Scopo fondamentale della Giostra dei Borghi più Belli d’Italia , ora abbinata alla Giostra d’Europa, è quello di unire i Borghi più Belli per incentivare la promozione delle peculiarità della regione, in maniera incisiva e in spirito di solidarietà, dimostrando che l’Abruzzo supera localismi e campanilismi dannosi, per essere regione unita, pronta a promuovere in unità la sua immagine.

Le potenzialità di quest’ultima creatura della Giostra Cavalleresca sono enormi, riscuotendo attenzione anche fuori regione. La sinergia storica, culturale, turistica ed economica tra questi Comuni, quelli europei che prendono parte alla Giostra d’Europa e Sulmona con il suo territorio produrrà sicuramente altri frutti importanti.