PRIMA GIORNATA DI GIOSTRA AL CARDIOPALMA, IN TESTA BORGO PACENTRANO
Una prima giornata di Giostra al cardiopalma quella andata in scena oggi in piazza Maggiore. A chiudere in testa la classifica provvisoria della XXVII edizione della rievocazione storica sulmonese è il Borgo Pacentrano (2 vittorie, 6 botte, 16 punti e un tempo di 63”520), ma, tra gli eventi della giornata vanno registrati l’infortunio del cavallo di Luca Innocenzi, il cavaliere del Borgo San Panfilo, campione in carica, e la squalifica del cavaliere di Porta Iapasseri, Jacopo Rossi. Correndo in solitaria la sesta gara, che lo avrebbe visto contrapposto al borgo San Panfilo, ha percorso l’otto di gara troppo lentamente (in un tempo superiore ai 39 secondi) e, da regolamento, è stato sanzionato.
Tornando alla cronaca della giornata, secondo posto parziale per il borgo di Santa Maria della Tomba (1 vittoria, 6 botte, 16 punti punti e un tempo di 61”223) e terzo per Porta Filiamabili 1 vittoria, 6 botte, 16 punti punti e un tempo di 63”990). A seguire Bonomini e Manaresca, con Japasseri e San Panfilo fanalini di coda per i fatti di gara. Come la storia della Giostra sulmonese insegna, però, si tratta di un verdetto del tutto parziale: solo domani, domenica 30 luglio, la pista di piazza Maggiore decreterà il vincitore. I semifinalisti saranno i Borghi e Sestieri che avranno ottenuto i primi quattro posti in classifica, sommando i risultati delle sette sfide eliminatorie di oggi e di domani. Prima delle gare, è stata la volta del corteo storico, con il suono delle chiarine, il ritmo dei tamburi e i colorì delle bandiere a riempire il centro cittadino. A far da cornice al passaggio dei figuranti, la gente, tanta, stretta e assiepata in ogni angolo. Ad aprire il corteo storico, oltre ai cavalieri del 4° Reggimento carabinieri di Roma, un gruppo di sbandieratori e figuranti del Palio del Niballo di Faenza, in segno di solidarietà alla città e alla regione Emilia Romagna, sconvolte dalle recenti alluvioni. In piazza, spazio alle sfide durante le quali ha fatto il suo arrivo sugli spalti Ornella Muti, l’attrice che domani vestirà i panni della regina Giovanna d’Aragona. Accolta dal presidente della Giostra, Maurizio Antonini, e dal presidente della Fondazione Carispaq, Domenico Taglieri, l’attrice volto simbolo del cinema italiano, non ha risparmiato saluti e sorrisi.
La Muti è rimasta affascinata dallo spettacolo offerto da piazza Maggiore vestita di Rinascimento. Ha assistito ad alcune gare prima di congedarsi in attesa della sua partecipazione all’evento, domani, giornata in cui è atteso anche l’arrivo del sottosegretario alla cultura, Vittorio Sgarbi. E sarà di nuovo Giostra: alle 16 il corteo storico con partenza dal piazzale della Cattedrale di San Panfilo; alle 17:30 le gare nella meravigliosa piazza Maggiore per la conquista palio, opera, quest’anno dell’artista Luna Berlusconi. Al cavaliere andrà la medaglia d’oro raffigurante il sigillo che ili Re Ladislao Durazzo concesse alla città di Sulmona nel 1410: lo scudo rosso su cui campeggia, in oro, la scritta SMPE. A realizzare il gioiello è stato l’orafo Samy El Nakhal, che ha firmato anche altri gioielli indossati dai figuranti del corteo. Altri preziosi sono invece stati creati dagli orafi Di Rienzo di Scanno, tra cui quelli che saranno indossati dalla “regina” Ornella Muti. L’attrice è stata scelta come madrina di questa Giostra in collaborazione con l’agenzia CM Management del sulmonese Christian Milone. Anche nell’edizione di Giostra di quest’anno è stata riservata grande attenzione alla cura e al benessere dei cavalli, con la musica nelle scuderie: Mozart e Beethoven, ma quella della direttrice d’orchestra Erika Zoi, presente oggi sugli spalti. Oltre all’assegnazione del palio, nella giornata di domani saranno conferiti anche il premio della critica per il miglior corteo e il Premio Fair play. Per i ritardatari sono disponibili ancora gli ultimi biglietti, nella biglietteria di piazza XX settembre o online, sul circuito vivaticket. Non resta dunque che attendere la giornata odierna per conoscere il verdetto di piazza Maggiore. Dopo le gare, festa nelle sedi dei sette Borghi e Sestieri della città.