GIOSTRA CAVALLERESCA, INAUGURATA A PALAZZO ANNUNZIATA LA MOSTRA DELL’ARTISTA FLOREANCIG AUTORE DEL PALIO 2022
La Giostra Cavalleresca di Sulmona punta sull’arte e sceglie Giordano Floreancig per la realizzazione del Palio 2022 e dell’exhibition “L’assoluta verità”, composta da cinque quadri di grandi dimensioni e quattro quadri di piccole dimensioni esposti negli spazi della Cappella del Corpo di Cristo; e sei quadri di grandi dimensioni e trenta quadri di medie e piccole dimensioni, che il pubblico della Giostra potrà ammirare alla Rotonda di S.Francesco. La mostra, curata da Alessandro Erra, è stata inaugurata oggi alla presenza dell’assessore del Comune di Sulmona Attilio D’Andrea e dal Presidente della Fondazione Carispaq, Domenico Taglieri alla presenza dell’artista friulano e andrà avanti fino al 9 agosto. Partner della mostra la galleria Erra di Milano. Tra le opere esposte figurano due regine, una su sfondo fucsia e una su sfondo blu, olio su tela 100×100 cm. La Regina su sfondo fucsia sarà donata dall’artista e dalla galleria al Comune di Sulmona. Presente all’inaugurazione anche il presidente della Giostra Maurizio Antonini che ha voluto sottolineare la grande versatilità della Giostra cavalleresca che non è solio Palio, ma la sua attività abbraccia diversi settori come la cultura, le tradizioni, la storia, la gastronomia e il sociale con l’obiettivo di valorizzare le peculiarità del territorio portando il nome di Sulmona e del suo comprensorio in ogni parte del Mondo. “Dipingo i volti anzi li deformo perché abbiamo due occhi due orecchie, un naso e una bocca, siamo in otto miliardi e ci riconosciamo dal volto”, ha spiegato l’artista Giordano Floreancig a margine dell’inaugurazione. “per cui mi ha sempre affascinato questo discorso del volto. Ultimamente lavoro con molta materia per cui ci vuole tanto tempo perché un quadro si asciughi, un anno e mezzo/due. Avrei voluto fare anche il Palio con quella materia ma non era possibile trasportarlo e non c’era tempo necessario perché si asciugasse. Voglio ringraziare il presidente della Giostra Maurizio Antonini, il Comune di Sulmona per l’ospitalità che ho ricevuto. La Giostra cavalleresca è una grande manifestazione e sono orgoglioso di aver realizzato il Palio di questa edizione”. “In questi giorni la Giostra esce dal proprio ambito, Borghi, Sestieri, giochi e attraversa anche altri campi come l’arte e la cultura”, afferma il presidente della Fondazione Carispaq, Domenico Taglieri. “Sono cose che disegnano una novità: sia la mostra che la presentazione della regina fatta nel Palazzo della Cancelleria a Roma, tra le opre di Leonardo da Vinci, dimostrano che la Giostra è anche altro. Tra l’altro proprio a Roma abbiamo scoperto il rapporto che Leonardo ha avuto con la nostra terra, e anche in tempi di Giostra Antica. Con il direttore del museo dedicato al Genio italiano, abbiamo preso un impegno che come Fondazione, daremo un incarico a uno studioso di Leonardo che è a conoscenza di questi fatti per andare più a fondo nella vicenda, consentendo di riportare alla luce particolari che non sono emersi fino ad oggi nel rapporto tra Sulmona e Leonardo Da Vinci”. Così il critico Licio Damiani racconta L’assoluta libertà di Giordano Floreancig
“Colori densi, sfatti, turbolenti, rossi violenti accesi come d’incendi o di tramonti, palpitanti di una vita spezzata. Grafie azzurre come se fossero mosse da palpiti misteriosi si innestano su comparti violetti e giallo-oro, negli assemblaggi di memoria e storia, nelle fantasie citazioniste e doviziose e barocche, trasformando il colore in medium di straordinari coaguli di emozioni.La pittura di Giordano Floreancig intreccia rapsodici giochi danzanti erosi come da calcificazioni di macchie sanguinee, risolve tracce di personaggi dispiegate su tarsie policrome che fanno pensare a un gran pavese sbandierato nella tempesta, tra masse di oggetti e di personaggi dissolti.Floreancig è artista che anima la raffinata cognizione tecnica con effetti di travolgente pathos, veleggiando nei territori dell’arte con accorta sapienza fiabesca e visionaria. La matericità delle opere esalta la ricchezza di colori stesi con veemente immediatezza gestuale e una fortissima carica espressiva. È come una dissoluzione musicale che prende un ritmo jazzistico e scioglie la corporeità dei soggetti. Ogni composizione, poi, siglata da un motto ermetico, perviene a rarefazioni tra il filosofico ed ironico. La realtà viene trasformata, travolta in un gioco terribile che distrugge la razionalità, scioglie i valori, si lascia “impastare” fuori dai vecchi canoni prescritti per aprirsi a invenzioni bizzarre, a canti di assoluta libertà che distrugge le convenzioni tradizionali e si proietta in un mondo giocoso e terribilmente contestatore, che distrugge e ricompone ad libitum quanto scorre liberamente dell’animo, pretende e impone una propria libertà assoluta.